Forum e chat di genitori di ragazzi che vorrebbero partire per il trimestre, il semestre o l’anno all’estero ed invece rinunciano o rimandano a quando i ragazzi faranno l’università perché pensano di essere arrivati troppo tardi rispetto a quello che le agenzie dicono essere i tempi necessari per iscriversi.

Si parla di almeno un anno di anticipo se non due e, a volte, chiamano mamme addirittura di prima liceo per prendere informazioni sul programma quarto anno all’estero.

Cosa c’è di vero in tutto questo? O ci stiamo solo facendo condizionare da una malainformazione?

La chiarezza richiede trasparenza e in questo settore c’è ancora un relativo monopolio, in Italia, da parte di colossi multinazionali che vendono ‘pacchetti turistici’ più che consulenza educativa.

Le tempistiche così serrate ci sono solo per un programma: l’exchange program in USA associato al Visto J1.

L’opportunità viene offerta ai ragazzi che si rendono disponibili ad andare in qualunque Stato, in qualunque città e in qualunque scuola in America, Alaska inclusa, senza possibilità di scelta o cambio della destinazione assegnata. Ovviamente i rischi e le ‘situazioni’ dove più frequentemente si finisce non vengono ben pubblicizzate, ma se ne mettono in luce i punti di forza: per ragazzi dotati di autonomia e capacità di adattamento.

In verità si tratta di ‘specchietti per le allodole’ per famiglie poco informate e ragazzi senza ambizione scolastica che torneranno con delle lacune importanti che faticheranno a compensare dalla quinta, fino all’accesso all’università e al mondo del lavoro.

Tale programma, noto come l’Exchange Program, è il programma in assoluto più gettonato in Italia, purtroppo e per dispiacere degli insegnanti, e i posti limitati, di solito si esauriscono prima di Natale in tutte le agenzie d’Italia.

L’esperienza è sicuramente valida, in quanto tale, ma immaginare un ragazzo di 16/17 anni che viene da una città Europea e da un sistema scolastico come quello offerto dai Licei Italiani, non può che far prevedere una certa difficoltà di adattamento sia all’arrivo in Usa che al rientro in Italia.

La risposta giusta, quindi, alla domanda iniziale ‘quando ci si deve iscrivere?’ è che non occorre iscriversi un anno prima, anche perché la vita cambia, i ragazzi cambiano e si rischia di fare una scelta sbagliata nel modo sbagliato e soprattutto nel momento sbagliato. Un semestre prima della partenza è il tempo giusto per iniziare ad informarsi e decidere.

Non fatevi prendere dal panico e soprattutto scegliete con calma senza farvi spaventare da tempistiche relative a ‘programmi’ che sono il classico ‘vorrei ma non posso’.

Per esperienza, ogni anno riceviamo ad agosto tante richieste di ragazzi che non avendo ancora ricevuto informazioni su destinazione e famiglie con programma J1 o avendo ricevuto destinazione che non gradiscono cercano altre soluzioni ‘last minutes’ magari allo stesso prezzo.

La domanda che vi starete facendo è ‘e riescono a partire?’ e la risposta è ‘si!’ con grande stupore delle loro famiglie (e molto impegno) anche in meno di un mese si può fare tutto, anche ad agosto per partire a settembre. Il segreto? Si chiama F1, il visto/programma da Studente Internazionale che prevede la scelta di Stato e Scuola, spesso privata.

Purtroppo in molte agenzie tale programma diventa inaccessibile perché ha realmente un prezzo di partenza più elevato del programma Exchange ma provare per credere, in realtà si può partire scegliendo Stato e Destinazione e spendendo anche meno che un J1. Parola di Empowering Students.

Quindi, state all’occhio e informatevi bene, in modo da far vivere a vostro figlio un’esperienza bellissima evitandovi troppi stress, ansie e perdita di denaro.

I nostri colloqui conoscitivi sono gratuiti e senza impegno, non esitate a prenotare il vostro!